Laboratorio materiali da costruzione - un po' di storia

Il Laboratorio per le prove sui materiali da costruzione dell'Università di Padova venne creato nel 1880 in concomitanza dell'istituzione del Gabinetto di meccanica applicata della regia Scuola d'applicazione per gli ingegneri annesso alla cattedra di Macchine. Fu costituito dal professor Bernardi, titolare della cattedra, che tenne per incarico il corso di Meccanica applicata fino al 1910 e che era subentrato nel 1878 al professor Benetti, trasferitosi presso la nuova Scuola d'applicazione di Bologna.


Il Laboratorio nel 1882 si avvalse della prima macchina di prova, della portata di 20 t, posseduta dal regio Istituto veneto di scienze.

Nell' anno 1895 il Gabinetto di meccanica applicata, che dal 1886 era stato portato, assieme al Gabinetto di fisica tecnica, nella casa ex-Sacchetto in prossimità del ponte di S. Lorenzo, attualmente interrato in riviera dei Ponti Romani, venne trasferito con l'intera Scuola d'applicazione al restaurato ed ampliato palazzo ex-Cavalli alle porte Contarine, già sede degli uffici della Dogana


Nel 1910 venne creata la cattedra di Meccanica applicata ed il prof. Parvopassu, membro della Association internationale pour l'essai des materiaux , ne divenne titolare ed assunse la direzione del relativo gabinetto e dell'annesso laboratorio.

Terminata la prima guerra mondiale, che aveva visto i locali della Scuola occupati da uffici militari, il Laboratorio riprese gradatamente le normali funzioni per rispondere alle esigenze della ricostruzione iniziando il trasferimento di alcuni gabinetti nella nuova sede della Scuola in zona Portello. Sul finire del 1928 i locali della nuova sede dell'Istituto furono portati a compimento e agli inizi del 1930 l'attività del Laboratorio iniziò nella nuova sede in via Marzolo.

La dotazione di macchine del Laboratorio si incrementò ulteriormente nel 1939 in seguito all'uso concesso dal Magistrato alle acque di Venezia di due macchine universali delle ditte Losenhausenwerk e Amsler e delle portate rispettivamente di 20 e 200 t entrambe munite di pulsatore che vennero successivamente acquistate dall'Istituto. Numerosissimi erano i tipi di esperienze di carattere fisico e meccanico, non solo su materiali ma anche su parti di costruzioni e su modelli, che il Laboratorio era in grado di eseguire.

La seconda guerra mondiale portò inevitabilmente all'arresto dell'opera di potenziamento del Laboratorio; nonostante le non lievi difficoltà di carattere economico di questo periodo vennero acquistate due macchine universali da 2 e 100 t, quest'ultima munita di pulsatore, rispettivamente delle ditte Losenhausenwerk e Amsler e un vibroforo Amsler della portata di 10 t.


Nel 1962 l'Istituto di meccanica applicata venne suddiviso nell'Istituto di scienza delle costruzioni e annesso laboratorio sperimentale per le prove sui materiali da costruzione, la cui direzione venne assunta in quell'anno dal prof. Dall'Aglio, e nell'Istituto di meccanica applicata alle macchine.
Nel 1964 si diede corso all'ampliamento del Laboratorio allo scopo di predisporre gli impianti per l'esecuzione di prove su grandi modelli e su parti di costruzioni. Questo risultato fu ottenuto addossando, sul lato più lungo del vecchio salone riservato alla esecuzione delle prove meccaniche, un nuovo salone delle massime dimensioni consentite dalla disponibilità dell'area. Tale ampliamento, portato a termine tra il 1964 e il 1966, consiste essenzialmente in una sala delle dimensioni di 14 x 25 m, affacciata per un lato su via Poleni tramite una parete mobile delle dimensioni di 20 x 7.5 m. Questa parete mobile in collaborazione con una gru a ponte della portata di 10 t, munita di una speciale attrezzatura telescopica, consente di prelevare le strutture da sperimentare direttamente dai mezzi di trasporto.

 

Sempre in quegli anni venne acquistata una pressa Amsler della portata di 1000 t e più recentemente è stata acquistata una pressa Galdabini della portata di 300 t.

Dall'aprile 1996 l'Istituto di scienza e tecnica delle costruzioni ha costituito assieme agli Istituti di Strade e trasporti e di Topografia il Dipartimento di Costruzioni e Trasporti.

Negli ultimi anni il Laboratorio si è munito di una vasta dotazione di strumenti elettronici e di centraline di acquisizione dati con l'obiettivo di migliorare la precisione delle misure effettuate ed ampliare la gamma delle sperimentazioni eseguibili.