Allerta meteo e fragilità del territorio

Simonetta Cola, docente di geotecnica all’università di Padova, interviene in un articolo di Monica Panetto (il Bo Live - 26 ottobre 2019) sul tema dell'allerta meteo in relazione alla particolare fragilità del nostro territorio: “Il nostro territorio è sempre stato soggetto a questi fenomeni, perché è un territorio giovane, con zone che presentano pendenze elevate, colline con scarpate e versanti anche molto attivi in certe situazioni. A ciò si aggiunga un insediamento umano talora abbastanza spinto: nel tempo sono stati modificati i versanti, create strade, costruiti alvei in spazi limitati. Probabilmente determinati eventi avrebbero comunque luogo, il problema sta nel fatto che impattano su un territorio di questo tipo e dunque le perdite sono maggiori”. Proprio per tale ragione, sottolineava qualche tempo fa Andrea Rinaldo, professore di costruzioni idrauliche all’università di Padova, è necessario imporre vincoli stringenti per la pianificazione territoriale e urbanistica, arrivando anche a demolire quando le mappe di esondazione suggeriscono l’inedificabilità. Serve dare corso a un processo di rilettura dei piani regolatori delle città italiane che richiederà molto tempo per essere portato a termine.

Le evidenze negli ultimi 15 anni, continua Simonetta Cola, dimostrano che sono aumentati gli eventi più intensi e questo aggrava la situazione, perché l’acqua è talmente tanta che non riesce a entrare nel terreno. Anni fa era necessaria una pioggia molto lunga e diluita nel tempo per determinare una frana: l’acqua entrava in profondità, imbibiva il terreno e in alcuni casi poteva provocare il fenomeno franoso. Ora invece le precipitazioni sono così intense che parte della pioggia ruscella lungo il terreno, generando erosioni localizzate. A ciò si aggiunga che, se non entra nel terreno, l’acqua giunge più velocemente ai fiumi con fenomeni di piena più rapidi. “In questa situazione è giusto che le amministrazioni siano chiamate a intervenire, ma anche i cittadini dovrebbero collaborare per una buona gestione del territorio”.